Riflessioni a raccolta – 352

Oggi voglio parlarti della mia personale esperienza in relazione all’essere felici.

Mi sono accorto che se cerco la felicità ad ogni costo e con tutte le mie energie questa difficilmente si concretizza.

Invece, quando concentro le mie forze e il mio orientamento a cogliere in ogni momento della giornata il buono e il bello che si presenta, mi accorgo che é proprio in quei giorni che mi sento più felice. 😊

Riflessioni a raccolta – 415

Il concetto di unicità é tanto semplice quanto efficace proprio nel personal branding e nella brand identity di un’azienda o di un prodotto.

È il lavoro che mi impegno a fare ogni giorno per i miei clienti. Cerco di ascoltare in modo profondo le persone, di studiare le peculiarità di un’azienda o di un prodotto per trovare tutti quegli elementi che ne rendono unica la personalità. E su questi tratti definisco la strategia di comunicazione per far sì che il mio cliente sia percepito dall’utente finale non necessariamente come il migliore ma piuttosto come l’Unico.

Si proprio come l’unico capace di interpretare e soddisfare le specifiche esigenze. E per dirla rimanendo in tema Sanremo, è questione di chimica.

Hai bisogno di una consulenza? Ecco il mio numero di telefono personale 348.3380088.

Riflessioni a raccolta – 351

A distanza di un anno ti chiedo se ricordi il caso “La Molisana”.

QUANDO SI SCATENÓ IL WEB
La tempesta perfetta sul brand sembra scatenarsi dopo che il giornalista gastronomico e conduttore radiofonico Niccolò Vecchia condivide con i suoi follower di Facebook la schermata descrittiva delle Abissine e invita l’azienda a scusarsi. Minaccia pubblicamente di smettere di comprarla e chiede di cambiar nome ad un formato storico di pasta. Dopo pochissime ore rimbalza su Repubblica, su Ansa, su altri quotidiani e poi esplode sui social  trasformandosi in un distillato di puro odio.

QUALCHE MIA RIFLESSIONE
Mi domando se sia giusto che il brand La Molisana abbia dovuto subire la «shitstorm» e che improvvisamente furono messi a rischio un bel po’ di posti di lavoro. Mi domando se sia giusto che l’azienda fu costretta a chiedere scusa per nomi che esistevano da quasi un secolo.

Contestualizzando tutta la vicenda credo che sia stato tutto esagerato, ma in questo momento storico dobbiamo essere consapevoli che i social sono capaci di scaraventare un brand nella tempesta. Per questo ritengo che un brand non può permettersi di lasciare nulla al caso. Questo significa che, se è vero che i nomi Abissine e Tripoline sono sempre esistiti (quindi non si tratta di nomi proposti oggi sul mercato), è anche vero che il mondo è cambiato, il mercato è cambiato. E’ cambiato il contesto. E un brand si misura col mercato e con il contesto ogni giorno.

Si può continuare a far finta di niente? Se il brand lo fa, forse vuol dire che non è pienamente in sintonia con il mondo. E questo è un problema che La Molisana ha pagato a caro prezzo un anno fa.

Forse l’azienda lo ha vissuto come un fulmine a ciel sereno. Ma il problema era lì, se lo trascinavano da tempo. E a farlo esplodere fu sufficiente un post di dissenso.