Riflessioni a raccolta – 348

Ci ritroviamo spesso a confrontare la nostra felicità con quella degli altri. Un’attività piuttosto inutile che finisce per togliere tempo, risorse emotive ed energia al lavoro di miglioramento di noi stessi e al raggiungimento dei nostri obiettivi.

Infatti saremo quasi sempre perdenti perché la percezione che abbiamo della felicità degli altri é quasi sempre superiore alla realtà.

Io ho impiegato un bel po’ di tempo per capirlo. Ma da quando ho cominciato a limitare molto il tempo dedicato a questa analisi (non sono perfetto perché tendo a ricadere in questo errore), vivo meglio, sono più sereno, meno frustrato dal confronto che inevitabilmente mi vedeva perdente.

Se proprio voglio fare un confronto, provo ad analizzare quello che ho realizzato con quello che ero qualche anno prima. O ancora meglio, provo a confrontare ciò che vorrei realizzare con quello che so fare. Questa analisi mi aiuta a capire cosa posso migliorare per aumentare la possibilità di raggiungere i miei obiettivi.

Riflessioni a raccolta – 347

Quando scriviamo una mail siamo portati creare molte premesse. Infatti riteniamo che sia opportuno descrivere in modo dettagliato lo scenario nel quale definiamo l’oggetto della nostra comunicazione.

Ma in questo modo rischiamo di arrivare al dunque troppo tardi, quando l’attenzione del cliente si è già persa perché é già passato a leggere la mail successiva.

E allora partiamo dalla fine. Scriviamo subito le cose importanti così avremo maggiori probabilità di agganciare l’attenzione di chi legge la mail. Poi potremo anche andare descrivere il contesto e/o andare nei dettagli. Ma a quel punto gli elementi aggiuntivi potrebbero aiutare a conquistare ancora di più l’interesse.

Hai bisogno di una consulenza? Ecco il mio numero di telefono personale 348.3380088.