
C’è un punto preciso dove la terra smette di resistere e si lascia abbracciare dal mare.
Dove il tempo si fa lento, la sabbia scrive storie effimere, e il cielo, spalancato sopra l’orizzonte, sembra ascoltare in silenzio.
Una manciata d’alga, come un pensiero lasciato sulla riva,
testimone del respiro del mare che arriva, si ritira, ritorna.
In questi dettagli minuscoli vive l’essenza della meraviglia.
E un invito a fermarsi. A sentire. A restare.









