Riflessioni a raccolta – 418

Cosa c’entra l’umanità con le aziende? Le imprese hanno emozioni?

Se vuoi avvicinare in modo concreto la tua azienda e la sua comunicazione alle persone, devi senza dubbio umanizzare il tono di voce usato. Come puoi farlo? Scopri il fianco. Mostra anche i lati deboli. Comunica con moderazione anche alcuni aspetti vulnerabili.

Raccontare i fallimenti e gli errori con trasparenza aiuta a costruire un’immagine e un brand a lungo termine e può diventare un vero e proprio punto di forza.

Ecco perché è importante non affidare la comunicazione del servizio clienti solo ai chatbot. Il servizio clienti è un punto molto delicato della comunicazione digitale e se vuoi creare un rapporto umano con i tuoi clienti, devi far capire che alle loro domande risponde un essere umano cordiale e disponibile.

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Riflessioni a raccolta – 417

Oggi ti invito a fare una riflessione sulle scelte che facciamo quotidianamente.

Siamo propensi a dare i nostri soldi a chi non ci fornisce nessuna possibilità di valutazione delle sue capacità?

Siamo disposti a dare i soldi a chi non ci crea le condizioni per fidarci della sua professionalità?

Siamo pronti a dare i soldi a chi non comunica o comunica male il proprio lavoro?

Se noi prima di scegliere un consulente, un professionista, un prodotto o un servizio, facciamo queste valutazioni, mi domando perché non dovrebbero farle i nostri potenziali clienti?

Ecco perché è fondamentale fare content marketing. Dobbiamo raccontare come lavoriamo in modo leale e sincero per farci conoscere. In questo modo i potenziali clienti hanno più elementi per valutare la nostra professionalità, la nostra filosofia, il nostro metodo di lavoro. Così si fidano e ci scelgono, perché sono disposti a darci i soldi.

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Riflessioni a raccolta – 416

Il concetto di unicità é tanto semplice quanto efficace proprio nel personal branding e nella brand identity di un’azienda o di un prodotto.

È il lavoro che mi impegno a fare ogni giorno per i miei clienti. Cerco di ascoltare in modo profondo le persone, di studiare le peculiarità di un’azienda o di un prodotto per trovare tutti quegli elementi che ne rendono unica la personalità. E su questi tratti definisco la strategia di comunicazione per far sì che il mio cliente sia percepito dall’utente finale non necessariamente come il migliore ma piuttosto come Unico.

Si, proprio come l’unico capace di interpretare e soddisfare le specifiche esigenze. E per dirla rimanendo in tema Sanremo, è questione di chimica.

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Riflessioni a raccolta – 415

Questa fantastica citazione di Enzo Ferrari porta alle estreme conseguenze l’importanza della modalità con cui comunichiamo.

Questo non significa che il contenuto della comunicazione non sia importante. Tutt’altro. È assolutamente imprescindibile. Ma ciò che conquista l’attenzione, il motivo per cui si attiva l’interesse, ciò che fa perdere la testa alle persone è il modo con cui ci esprimiamo.

Le persone si innamorano dello stile, del tono, del linguaggio, della passione, della simpatia con cui comunichiamo i vantaggi ragionevoli di un prodotto, di un servizio o di una consulenza anche grazie all’empatia che riusciamo a generare.

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Riflessioni a raccolta – 414

Spesso mi ritrovo a dover spiegare al potenziale cliente il senso e il valore dell’attività di content marketing.

Di solito chi mi chiede queste info mi segue poco sui miei strumenti di comunicazione e sui miei canali social.

E allora sono qui a ribadire i concetti di fondo:

1- prima di tutto la strategia consiste nel dare informazioni sulla propria attività. Se il potenziale cliente conosce bene quello che fai saprà esattamente e chi rivolgersi quando avrà bisogno proprio della tua consulenza o dei tuoi prodotti.

2- quando la persona è informata grazie ai tuoi contenuti è molto propensa a farsi orientare nelle scelte e nelle strategie da attuare.

3- la conoscenza più profonda della persona, dell’azienda o del prodotto ha l’effetto di rassicurare e rasserenare il cliente che sceglie di affidarsi senza dubbi e in piena fiducia proprio a chi ha prodotto con costanza e continuità contenuti utili.

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Riflessioni a raccolta – 413

Con un potenziale cliente ho speso un po’ di tempo e di risorse nello spiegare il senso e il valore della produzione di contenuti. Alla fine mi chiede di cominciare la consulenza alla conclusione del periodo dedicato ai saldi quando avrà più liquidità.

Se il content marketing viene vissuto come una spesa da affrontare solo quando ci sarà una maggiore disponibilità, allora le spiegazioni sono 2:
1- non sono stato abbastanza chiaro io;
2- il cliente non ci crede molto.

Nel primo caso si apre per me una riflessione sulla mia strategia di comunicazione.

Nel secondo caso preferisco prendere le distanze. Un cliente che non è convinto del content marketing difficilmente collabora in modo costruttivo e con grande probabilità crea problemi. E sai cosa mi dirà alla fine? Che non sono stato un buon consulente.

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Riflessioni a raccolta – 412

Si commettono molto spesso degli errori grossolani sul posizionamento.

Molti imprenditori credono che solo i grandi brand debbano lavorare e investire sul posizionamento.

Molti professionisti non credono nell’utilità del posizionamento nella propria attività o in tutte quelle aziende che operano nel settore del BtoC.

Un altro errore, forse il più grossolano, consiste nel credere che un’azienda debba lavorare sul posizionamento quando è nota. Ma è piuttosto evidente che se l’azienda ha raggiunto un buon livello di notorietà è perché ha già definito un suo posizionamento. Quindi i clienti lo percepiscono in modo chiaro e lo riconoscono.

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Riflessioni a raccolta – 411

Ormai da un po’ di tempo non mi faccio più coinvolgere da quei post che contengono concetti che non mi piacciono e che non condivido. Continuo a scorrere il feed.

Sì perchè non ho più voglia di perdere il mio tempo così. Una inutile fatica con la quale ormai mi è chiaro che non otterrei nessun risultato.

Invece sono orientato ad esprimere la mia opinione e il mio punto di vista sui miei canali social con lo spirito del confronto. Qui, sui miei canali sono aperto e pronto ad accogliere altre riflessioni. Al contrario, non mi troverai più su di un altro profilo in un inutile e noioso scontro di idee contrastanti.

E tu come ti comporti?

Riflessioni a raccolta – 410

Oggi torno a ribadire un concetto perché continuo a ritrovarmi nella condizione di dover spiegare ai miei potenziali clienti che strategia é opportuno usare nella gestione dei social media aziendali.

Se vogliamo conquistare la fiducia attraverso la presenza sui social, dobbiamo avere pazienza. Non la costruiamo in poco tempo. È un lungo lavoro in cui ci dobbiamo aprire al mercato in modo autentico, si dobbiamo raccontare nella quotidianità e per quello che possiamo offrire ai clienti.

Questa attività fatta con perseveranza produce nel tempo una relazione forte e duratura che lentamente evolve in fiducia. Quindi, ogni giorno, con costanza siamo chiamati a comunicare ai nostri clienti (e soprattutto potenziali clienti) il nostro valore più prezioso. La credibilità.

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Riflessioni a raccolta – 409

Arrivato a questo punto posso affermare con grande serenità che non ha più molto senso andare ad incontrare un potenziale cliente che non mi conosce, che non sa nulla di me, che non ha idea di che persona sono e tantomeno conosce il mio modo di lavorare.

Credo che la riunione con il cliente deve avere una funzione operativa per organizzare e programmare le azioni da mettere in campo. La fase conoscitiva deve avvenire prima grazie ai miei contenuti. Coloro che mi seguono e che leggono i miei contenuti sanno già tutto di me. Mi conoscono e se mi interpellano professionalmente é perché non hanno dubbi, cercano esattamente me con il mio modo di operare.

Ecco perché alle riunioni conoscitive non ho più voglia di partecipare. Nella maggior parte dei casi si tratta solo di perdite di tempo in cui il peso maggiore della scelta del consulente é quello del prezzo. Ma se chi valuta il costo non conosce il mio modo di lavorare, farà solo una scelta di tipo economico senza entrare nel merito di quanto possa essere davvero efficace il mio lavoro proprio per le proprie esigenze.

E io non ho più voglia di regalare il mio tempo a chi opera in questo modo.