
Faro di Gallipoli.
Faro di Gallipoli.
Ecco i 3 punti fondamentali per diventare un Brand:
1- Devi impegnarti tanto fino al momento in cui quelli che erano i tuoi punti di riferimento diventano i tuoi competitors.
2- Devi comunicare e raccontarti molto fino a quando non avrai quasi più bisogno di presentarti perché ti conoscono già;
3- Devi elevare autorevolezza e reputazione al punto che il “prezzo” della tua professionalità non sia più una variabile importante per sceglierti. Il cliente vuole te e il tuo costo diventa secondario.
Col personal branding crei interesse sul lavoro che fai, su come lo fai e sui servizi che offri.
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Chiama il 348 3380088
Diga di San Giuliano
Come afferma Chris Malone, autore insieme a Susan Fiske del best seller “The Human Brand”, il calore deriva dalla considerazione dell’altro, se è onesto, affidabile, gentile e accogliente. La competenza, invece, si riferisce al fatto che questi possa sembrare all’altezza, intelligente e esperto. “Queste percezioni spontanee guidano la maggior parte delle emozioni e il nostro comportamento verso gli altri. Forse non ce ne rendiamo conto, ma il modo con cui giudichiamo le aziende e i Brand avviene più o meno allo stesso modo. La nostra ricerca ha dimostrato che oltre il 50% di tutte le intenzioni di acquisto e di fedeltà del cliente può essere spiegata attraverso queste due percezioni umane basilari.”
Se i social hanno avvicinato le grandi aziende ai clienti, è anche vero che oggi è diventato necessario che le aziende (ma anche i singoli professionisti) debbano trasmettere valori, percezioni di calore e competenza attraverso i propri contenuti.
Dobbiamo essere bravi a convincere il pubblico che può fidarsi di noi attraverso gli strumenti di comunicazione digitale. Un’attività diventata decisamente più complessa perché bisogna saper gestire la relazione.
Cava di bauxite – Otranto
Se ci predisponiamo mentalmente all’idea che non ce la faremo, sarà molto probabile che falliremo. Se invece ci predisponiamo mentalmente alla possibilità di farcela, ci saranno buone probabilità che raggiungeremo il successo.
Questo perchè la realtà che viviamo è strettamente legata a come pensiamo e percepiamo la vita.
Normalmente siamo portati a pensare che ci succedono cose belle e quindi stiamo bene. E se provassimo a ribaltare il paradigma?
Impegniamoci a far fiorire il bello dentro di noi. In questo modo, concretamente aiutiamo a creare il clima, il contesto e le condizioni perché ci possano accadere cose belle.
Può apparire un controsenso. E invece mi accorgo che con l’aumentare dell’uso della tecnologia per comunicare, ciò che consente davvero di fare la differenza con i competitors é proprio la capacità di saper creare buone relazioni.
Più siamo tecnologici più il fattore umano viene apprezzato e utilizzato come elemento di scelta di un consulente, di un brand o di un prodotto.
Palazzo della città Metropolitana di Bari