A colui che attende giunge ciò che attendeva, ma a colui che spera capita ciò che non sperava.
Alessandro D’Avenia

A colui che attende giunge ciò che attendeva, ma a colui che spera capita ciò che non sperava.
Alessandro D’Avenia
Oggi ti presento il marchio che ho ideato per LEGAL YOUNG, il festival letterario che si svolgerà a Bari organizzato da Caps, Comune di Bari, Artes, Associazione Kreattiva, il nuovo Fantarca e Informa. Il festival é dedicato alla lettura di libri che promuovono la legalità tra i giovani.
Graficamente é stata individuata una forma che esprime contemporaneamente il significato di bilancia (legalità) e di figura umana. Questo elemento grafico é realizzato in modo che può essere ripetuto e collegato all’infinito.
Il segno grafico che identifica la legalità diventa l’elemento fondamentale di legame e di connessione sociale tra le sagome che raffigurano le persone.
Cromaticamente si è scelto di utilizzare il rosso su fondo bianco. I 2 colori che identificano la città in cui si svolge il festival, Bari.
Continuiamo con altre 3 paure che ho provato anche io prima di cominciare a produrre contenuti. Ho temuto di parlare di argomenti già affrontati in modo esaustivo e con sufficiente chiarezza da altri. Ma la differenza la fa la propria visione delle cose, il modo personale di affrontarle.
Ho temuto di fare errori, di dire inesattezze, ma questo mi ha spinto ad approfondire ancora di più gli argomenti.
È forse il timore maggiore, quello più importante, quello che non ti fa partire. La paura di cominciare col piede sbagliato. Ma come ho scritto in un altro post delle mie riflessioni a raccolta, non si può aspettare di essere perfetti per cominciare. Bisogna partire.
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Se non fai sapere quali sono le cose che sai fare e le tue competenze, se non racconti la tua professionalità quotidianamente, potrai essere il migliore nel tuo ambito lavorativo ma pochissimi lo sapranno. E così il new business diventa molto difficile.
La tua storia professionale é ancora più credibile ed efficace quando ti mostri per quello che sei. Quando racconti anche la tua vulnerabilità, racconti il coraggio di essere te stesso sempre, anche nei momenti di debolezza.
E diventi ancora più credibile perché più vero.
In una strategia di comunicazione social ma anche di advertising classico, il metodo SMART aiuta a definire obiettivi concreti. Un obiettivo preciso, semplice, tangibile perché misurabile, raggiungibile perché alla tua portata con una tabella di marcia chiara e sostenibile, é un obiettivo che si può realmente realizzare.
Lo streaming live produce un buon Engagement. Non è necessaria una grande strategia. Ma anche in questo caso, raccontare il proprio lavoro, descrivere qualche momento della propria attività in modo trasparente con un video in diretta crea una forte curiosità da parte dell’utente.
Prova a raccontare una storia. Può essere una storia di successo del tuo lavoro o al contrario una storia di una sconfitta. O più semplicemente un episodio che ti è capitato di vivere, un episodio a cui hai assistito per strada e che ti ha incuriosito o fatto sorridere.
Le storie catturano l’attenzione e le persone sono ben disposte a leggerle e magari a condividerle.
Qui sul mio sito sto procedendo con una sequenza di riflessioni che é un po più indietro poiché ho cominciato più tardi a pubblicarle qui. Ma oggi voglio fare un salto in avanti per festeggiare la riflessione nunero 300 a cui sono arrivato su instagram e sulla mia pagina Facebook.
Non mi sembra vero ma sono arrivato alla numero 300. Era il 3 novembre del 2017 quando ho pubblicato la prima riflessione.
Sono sincero, ho iniziato questo progetto tra dubbi e incertezze ma avevo un’ambizione di fondo. Avevo cominciato e dovevo essere per forza tenace e costante dato che mi ero vincolato con il titolo ‘riflessioni a raccolta’. Mi ero dato una bella sfida. Non potevo abbandonare subito se avessi voluto produrre una raccolta di riflessioni. Ne avrei dovute scrivere molte. E oggi sono qui a festeggiare un bel traguardo.
Quando ho cominciato, questa meta mi sembrava quasi impossibile, e se possibile, lontanissima. Un po’ come quando affronti un sentiero di montagna per salire e raggiungere un rifugio. Sembra lontanissimo. Ma é un obiettivo chiaro da raggiungere e ti concentri sui singoli passi da fare, uno dietro l’altro, godendo appieno del panorama che ad ogni passo cambia e ti stupisce. Poi improvvisamente arrivi alla meta e quello che ti sembrava un’impresa difficile l’hai realizzata.
Mi ha permesso di arrivare a questo la costanza e la resilienza. Perché in più di un’occasione ho pensato di abbandonare il progetto di comunicare la mia raccolta di riflessioni. È una cosa che richiede tempo, impegno, una idea di fondo e un minimo di strategia.
Ma oggi sono davvero felice di essere ancora qui a raccontare un po’ il mio lavoro, le mie esperienze, il mio pensiero sulla comunicazione pubblicitaria e sui social. E lo faccio come sempre a modo mio, con il mio modo di essere e di relazionarmi con gli altri, mettendoci l’entusiasmo, la passione, il sorriso e un pizzico di ironia.
E tu racconti la tua azienda o te stesso sui social? ☺️
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Internamente la chiesa, che è stata spogliata di tutte le strutture barocche, si presenta nella sua nuda solennità, con tre navate separate da due file di otto colonne slanciate, provenienti probabilmente dall’edificio bizantino.
Sopra gli archi, a doppio profilo, si aprono finti matronei con ampie trifore racchiuse in grandi archi di scarico.
Alla settima arcata sul lato destro della navata, si nota il pulpito ricomposto (1955) con frammenti originari dell’XI e XII secolo.
L’ambone rappresenta la metafora architettonica della pietra del Sepolcro di Cristo rotolata il giorno della Resurrezione, su cui apparve l’Angelo per annunciare che Lui non era più lí dentro. Ecco perché é in pietra ed ecco perché nella storia veniva usato la notte di Pasqua dal Diacono per la proclamazione dell’Exultet, di cui si custodisce un prezioso rotolo nel Museo Diocesano.
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