
Dettagli della muraglia

Se vivo in una situazione lavorativa che non mi piace per niente, ma continuo a ripetere gli stessi errori che determinano la mia insoddisfazione, probabilmente vuol dire che non ho molta voglia di cambiare. E che forse preferisco continuare a lamentarmi piuttosto che fare concretamente qualcosa.
Adesso sui social comunicano proprio in tanti.
Durante il lockdown, a parte quelli che hanno deciso di abbandonare la scena (e purtroppo stanno perdendo in modo irrimediabile il contatto con i clienti a vantaggio dei competitors), per gli altri, la necessità di essere presenti e di comunicare nell’unico modo possibile con i clienti é letteralmente esplosa.
Questo ha portato alla saturazione delle piattaforme social. Le nostre timeline si sono riempite come non mai di contenuti ed é diventato sempre più difficile catturare l’attenzione. Ecco perché dico che l’attenzione é diventato il valore più importante e prezioso.
Per questo siamo chiamati ad uno sforzo maggiore per produrre contenuti di valore capaci di farsi notare, emergere e di far fermare il veloce scroll della timeline dei nostri clienti proprio sul nostro post.
Irmai quasi più nessuno telefona alle aziende per avere informazioni. Le persone preferiscono relazionarsi attraverso i social anche prima di effettuare un acquisto.
L’uso della messaggistica di Facebook, per esempio, crea una immediata relazione tra cliente e azienda. Se l’azienda gestisce bene i messaggi migliora sensibilmente l’esperienza di acquisto.
Per il cliente diventa anche un modo per testare l’attenzione al servizio che offre l’azienda. Chi deve effettuare un acquisto, se non riceve in tempi ragionevoli una risposta alle domande poste attraverso la messaggistica, é portato a pensare che l’azienda non si preoccupa molto del cliente. E per questo non nascerà la fiducia che apre le porte all’acquisto.
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Ogni giorno trovi spunti di riflessione e le più importanti novità di questo settore.
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E qui ti presento la copertina che ho ideato per il romanzo ‘la vendetta del clan’ di Gianni Bianchi.
Il libro fa parte della collana Banlieue di Radici Future Produzioni e a breve sarà disponibile in libreria e sui circuiti online.
Ho partecipato alla Tavola rotonda virtuale ‘Business Continuity: inizia la ripresa’
Come farsi trovare pronti e garantire la continuità operativa nelle situazioni di crisi? Un modello di Business Continuity può abilitare le organizzazioni a tornare alla normalità dopo eventi critici e prima di avere impatti negativi o irreversibili sull’organizzazione aziendale.
E’ stato un confronto diretto e aperto, moderato da Rudy Bandiera in cui ci sono stati interessanti spunti di riflessione con gli interventi di
Per te che hai una palestra, un centro fitness o una scuola di danza, ti suggerisco 6 attività da fare sui social, che non ti fanno perdere contatto con i clienti e ti aiutano a crea le condizioni migliori per la riapertura dopo il lockdown.
Se hai bisogno di una consulenza chiamami al 348 3380088.
Ecco alcuni numeri che ci indicano come sia cambiato il mondo del digitale durante il lockdown.
Sono numeri impressionanti che raccontano come l’obbligo di vivere in modalità asociale abbia cambiato i bisogni e le necessità.
Per esempio é interessante notare che gli acquisti online sono stati fatti dal 75% di persone che forse non aveva mai superato la soglia della paura delle transazioni online. Certamente non possiamo parlare ancora di cultura ma sicuramente la necessità ha imposto il superamento psicologico del primo acquisto. Probabilmente sarà più facile che si ripeterà anche in futuro quando saremo fuori dal lockdown.
Il bisogno di sentire e di vedere amici e parenti ha fatto esplodere l’uso della messaggistica, delle call di gruppo.
Il bisogno di raccontare la nuova condizione in casa ha fatto schizzare i numeri delle live su Fb e Ig. Ma anche tante live specifiche di lavoro.
Più tempo libero per molte persone ha determinato l’aumento stratosferico del tempo trascorso sui social.
Ma in questo scenario esplosivo é interessante notare come gli investimenti pubblicitari su Google e Facebook siano calati quasi del 20%. Molte aziende costrette a chiudere, non hanno investito in comunicazione. E qui sarebbe interessante capire se sia dipeso dal fatto che non fossero pronte per la vendita online o dal fatto che non hanno ritenuto opportuno essere presenti anche solo per mantenere la relazione con i clienti.
La tua fan page di Facebook non è un’alternativa al tuo sito. Sono due strumenti che lavorano in sinergia. Facebook avvicina il tuo business al cliente e al potenziale cliente in modo meno istituzionale. Produce una relazione stabile e duratura con il tuo fan ma poi lo deve portare sul tuo sito (casa tua) dove proponi e chiudi la vendita.