Da 27 anni lavoro con i linguaggi della comunicazione pubblicitaria per aiutare le aziende a vendere meglio. Creo strategie di comunicazione social, web e advertising classico per imprenditori e professionisti con lo scopo di avvicinare clienti e conquistare la loro fiducia. L’esperienza nell’advertising classico la applico alle grandi potenzialità dei nuovi media per costruire un'immagine di marca chiara e inequivocabile che alimenta la propensione all'acquisto. Inoltre, quello che so, lo metto a disposizione per attività di formazione.
Potrà sembrare un controsenso ma l’aumento della tecnologia digitale spinge i brand ad essere sempre piu umani.
Infatti i clienti, o potenziali clienti, si interfacciano con la marca sempre più attraverso il digitale, ma cercano nel brand caratteristiche sempre più vere.
Ecco perché sui social e in generale sul web i nostri brand devono trovare e comunicare il meglio della personalità.
Hai bisogno di una consulenza? Ecco il mio numero di telefono personale 348.3380088.
È finita l’epoca del marchio vissuto solo come elemento grafico e statico identificativo di un’azienda, di un prodotto o di un servizio.
Oggi il marchio rappresenta un mondo con il quale possiamo decidere di entrare in contatto per aderire e condividere i fondamenti.
Ma il marchio non può essere più statico. Deve continuamente aggiornarsi ed evolvere in relazione al contesto in cui vive. E in questo il mondo del web e dei social hanno un ruolo rilevante.
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Prima di andare in vacanza ti presento uno degli ultimi lavori di Brand Identity che ho realizzato.
Si tratta del marchio che Radici Future Produzioni mi ha chiesto di realizzare per la nuova rassegna di eventi ideati dal presidente Leonardo Palmisano per il Comune di Sammichele di Bari e che si svolgeranno a settembre.
Il particolare architettonico di una torre del castello di Sammichele poggia sulla sagoma di 2 libri che sono il fulcro della rassegna. Gli elementi grafici della torre e dei libri sono in continuità tra loro grazie alla tecnica della figura fondo.
Il simbolo iconico è retto da un font molto stretto che compone il logo “il castello di libri di Sammichele di Bari”. Caratterizzante é il testo ‘di Bari’ che si sviluppa all’interno della scritta ‘Sammichele’ nello spazio ottenuto accorciando le 2 M.
Il colore riprende la tonalità più scura presente sull’esterno della struttura architettonica del castello.
Ecco la rassegna In-Chiostro d’Autore ideata da Antonio V. Gelormini che ringrazio per avermi affidato la realizzazione dell’immagine identificativa e del format grafico.
Oggi ti mostro il lavoro di profondo restyling del logo ‘Senza Sito’.
L’obiettivo era quello di conferire al logo un’immagine più istituzionale e rigorosa ottenuta attraverso una costruzione geometrica molto spinta.
L’elemento di continuità e di riconoscibilità con il vecchio marchio è il simbolo grafico che ripropone il concetto della S iniziale delle parole Senza Sito.
Ma evoca altre 2 immagini:
1- un occhio che richiama il concetto del controllo e dell’attenzione sull’attività di web design,
2- due mani che entrano specularmente nel campo visivo rosso e che circondano e delimitano l’elemento centrale di colore nero. Un rimando al concetto di protezione e cura del cliente.
Le due parole Senza Sito hanno una forte personalità perché caratterizzate da tagli obliqui che seguono la stessa inclinazione degli elementi grafici del simbolo. Questo conferisce una coerenza formale tra i 2 elementi.
Nei colori è rimasto il nero/grigio per la continuità col passato ma ho sostituito il giallo con il rosso per migliorare la leggibilità e conferire una maggiore aggressività al marchio.
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Quando lavoro su un progetto creativo di comunicazione cerco di studiare a fondo il prodotto, l’azienda o il servizio. Lo faccio perché vorrei scoprire il cuore e toccare l’anima più profonda del brand per esprimere al meglio la personalità che é unica di quel prodotto, servizio o azienda.
Il tono, lo stile, il format visivo e il clima complessivo della comunicazione devono far riconoscere in maniera inequivocabile il brand.
Invece, in molti casi mi ritrovo a guardare delle campagne di comunicazione dove é davvero molto facile riconoscere lo stile dell’agenzia. La maggior parte di queste campagna sono anche molto belle, molto ben ideate e tecnicamente realizzate davvero bene, ma comunicano più l’agenzia che il brand per cui sono pensate.
Ma noi siami creativi pubblicitari al servizio di un progetto di marketing e comunicazione. Non siamo pagati per fare gli artisti.
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Oggi ti presento il marchio che ho realizzato per il fotografo Michele Petrelli.
Michele era molto determinato perché aveva idee molto chiare e precise. In fase di briefing mi ha chiesto 3 cose:
1- voglio come simbolo il Nautilus;
2- il mio nome e cognome deve essere rappresentato come una firma;
3- non voglio che ci sia scritto ‘fotografo’.
Partendo da queste indicazioni ho realizzato il simbolo del Nautilus in forma molto stilizzata che accenna il concetto di obiettivo fotografico. Poi ho rafforzato la personalità del simbolo attraverso la rotazione su stesso di 90 gradi. Questo fa leggere il Nautilus anche come P (iniziale di Petrelli).
Per la ‘firma’ ho scelto una font dinamica, elegante ma anche facilmente leggibile, in cui ho potuto intersecare le iniziali M e P in modo interessante e dove la P di Petrelli diventa una sorta di sottolineatura del nome Michele.
Non c’è nessun riferimento verbale alla fotografia.
Il colore del brand è il nero. Quando Michele lo userà su fondi chiari sarà nero, viceversa su fondi scuri sarà bianco.
Affinità col brand significa affinità col marchio o col logo? Direi che quella è solo la parte visiva. Perchè per brand intendiamo quell’insieme di valori che definiscono l’azienda e la visione globale che un’impresa comunica.
Questo determina le aspettative che l’opinione pubblica ha verso quel marchio che non riguardano solo gli aspetti pratici del prodotto come il prezzo o la qualità, ma tutto il mondo che gira intorno al prodotto e all’azienda. Ad un brand possiamo collegare concetti come l’affidabilità, l’assistenza rapida, le prestazioni superiori, la qualità dei materiali, ma anche lo stile, l’originalità, gli ideali, l’impegno sociale e così via.
Quindi il brand deve comunicare in modo sempre coerente per intercettare i potenziali clienti in target e rassicurare i clienti attuali per creare l’affinità con questi ultimi tanto da farli sentire a proprio agio.
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Oggi ti presento l’ultimo marchio che ho realizzato con Radici Future Produzioni per il nuovo festival del libro che sarà realizzato dal comune di Lapio in provincia di Avellino.
Le indicazioni erano molto precise: volevano che fosse rappresentato Palazzo Filangieri che è il luogo in cui si svolgerà l’evento ma anche perché rappresenta un fortissimo elemento identitario della cittadina. Anche il nome dell’evento era già definito: “Alla corte dei Filangieri”.
Il mio lavoro si è concentrato prima di tutto nel trovare un’immagine che raffigurasse al meglio e in modo indiscutibilmente riconoscibile palazzo Filangieri. Poi ho disegnato graficamente palazzo Filangieri che ho poggiato visivamente su una sagoma di libro aperto. Le estremità del libro aperto fuoriescono dal riquadro che racchiude tutto il simbolo per aumentare il dinamismo visivo.
In questo modo il marchio lancia il messaggio che la comunità di Lapio fonda le basi solide sulla cultura.
Il font utilizzato alto, snello e con le grazie conferisce a tutto il marchio, un impatto visivo istituzionale ed elegante. La scelta di usare dimensioni diverse del type consente di dare maggior peso alle parole più importanti e al contempo rende il marchio meno statico.
Il dinamismo del simbolo é alimentato in modo verticale dalla torre che visivamente fuoriesce del riquadro così come fanno le estremità della sagoma del libro in modo orizzontale.
I colori utilizzati rafforzano la riconoscibilità e la matrice identitaria del palazzo.
Se vuoi che il tuo brand sia davvero diverso dagli altri e diventi unico, devi individuare uno scopo preciso che il tuo brand deve perseguire.
Una finalità alta in cui crede la gente.
Poi chiediti come il tuo brand possa aiutare le persone a raggiungere quell’obiettivo.
La risposta che trovi diventa la mission del tuo brand e la devi comunicare attraverso tutti i tuoi mezzi.
Prova a pensare ad Adidas: “Impossible is nothing”.
Adidas fa leva sulle motivazioni più profonde che ci spingono all’azione, esortandoci a lottare e a impiegare tutte le nostre forze per raggiungere gli obiettivi che ci siamo prefissati, nello sport come nella vita, perché “niente è impossibile”.
Prova a pensare a Barilla “Dove c’è Barilla c’è casa”. Qui il nome del brand è volutamente ripetuto nel claim per rafforzare la connessione tra Barilla e “casa”.
In questo caso il brand si fa portavoce di un insieme di valori legati alla famiglia, dove il mangiare è inteso come momento di convivialità e condivisione.
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