Da 27 anni lavoro con i linguaggi della comunicazione pubblicitaria per aiutare le aziende a vendere meglio. Creo strategie di comunicazione social, web e advertising classico per imprenditori e professionisti con lo scopo di avvicinare clienti e conquistare la loro fiducia. L’esperienza nell’advertising classico la applico alle grandi potenzialità dei nuovi media per costruire un'immagine di marca chiara e inequivocabile che alimenta la propensione all'acquisto. Inoltre, quello che so, lo metto a disposizione per attività di formazione.
Tri4fit è un progetto di “vita sportiva”. Pierfranco Semeraro é uno Sport-Coach atipico, un mix tra allenatore, personal trainer e organizzatore di progetti ed eventi legati allo sport. Una persona che ti accompagna passo-passo ad impostare la programmazione della tua attività fisica. Il nome tri4fit nasce dal triathlon, quello sport che si compone di tre discipline (nell’ordine: nuoto, bici, corsa), dedicato al fitness.
Ho disegnato il type ad hoc per definire la sequenza delle lettere del logo con un segno grafico leggero, agile, morbido ma al contempo deciso e con una forte personalità. Ho sfruttato al massimo la composizione delle 3 lettere a sinistra e a destra del 4. Le 2 T che aprono e chiudono il logo bilanciano graficamente il segno e lo aprono verso l’alto. Sotto, il nome Pierfranco Semeraro chiude otticamente il marchio sfruttando i 2 spazi creati dall’asta discendente del 4.
Proprio il numero 4 diventa l’elemento più caratterizzante del logo. Le dimensioni sono volutamente più grandi rispetto alle altre lettere ma questa ‘sproporzione’ é bilanciata dall’asta orizzontale che é poggiata visivamente sulla linea di base degli altri caratteri.
Le diverse tonalità di verde creano 4 momenti di lettura scanditi in tri, 4, fit e Pierfranco Semeraro.
Lunedì 21 giugno 2021 (Solstizio d’Estate) ore 12,00 in piazza Odegitria, 4 – davanti alla Cattedrale di Bari – presso l’Associazione Slow Travels.
Prende avvio una nuova, affascinante e doverosa avventura: “Riscoprire il piacere della meraviglia”, con il percorso di sensibilizzazione – lanciato dalla Compagnia degli Exsultanti – per strutturare iter e dossier di richiesta per il riconoscimento de ”I Rosoni di Puglia” quale Patrimonio Mondiale UNESCO.
Un lavoro dai tempi lunghi e dai contributi plurali, che vedrà protagonista un ventaglio largo di soggetti istituzionali, e sarà arricchito – nonché animato – dai contributi di associazioni culturali e singole persone, e che partirà con la costituzione di un Comitato Scientifico: motore propulsore per l’articolata e qualificata produzione di materiale di studio, necessaria e propedeutica alla richiesta che interesserà ben 33 rosoni pugliesi.
Una galassia di bellezza e di meraviglia, un autentico percorso di luce che si dipanerà lungo un asse territoriale poggiato su tre cantiche: il Rosone della Cattedrale di Troia (Fg), il Rosone della Cattedrale di Ostuni (Br) e il Rosone della Cattedrale di Otranto (Le), per proiettare un canto corale insieme ad altri 30 rosoni, in funzione delle rispettive peculiarità.
Al completamento della formazione del Comitato Scientifico, seguirà l’individuazione della lista dei Rosoni componenti il progetto e la definizione formale delle linee guida di questa prima fase, con la conferma dei soggetti coinvolti ai massimi livelli (ANCI per i Comuni, CEI per le Diocesi, Rettori per le Università, MIC etc.).
La conferenza stampa di presentazione delle linee generali del progetto e dei primi componenti del Comitato Scientifico è fissata alle ore 12,00 di lunedì 21 giugno 2021 (Solstizio d’Estate), in piazza Odegitria, 4 davanti alla Cattedrale di Bari, presso l’Associazione Slow Travels.
Interverranno: Raffaele Piemontese – Vicepresidente e Assessore Regionale, Aldo Patruno – Direttore Dipartimento Turismo, Economia della Cultura e Valorizzazione del Territorio, Corrado Petrocelli – Magnifico Rettore Emerito UNIBA e Rettore dell’Università di San Marino, Antonio Decaro – Presidente ANCI e Sindaco di Bari,
Antonio V. Gelormini – Presidente della Compagnia degli Exsultanti, Massimo Danza ideatore del marchio, Pasquale Ruggieri – Presidente Associazione Slow Travels.
Sono stati invitati: Michele Emiliano – Presidente Regione Puglia, Loredana Capone – Presidente Consiglio Regionale, Massimo Bray – Assessore Regionale, Marcello Gemmato – Deputato e Segretario della XII Commissione (Affari Sociali), Maria Piccarreta – Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Bari, Marina Lalli – Federturmo, Mons. Giuseppe Satriano – Arcivescovo Diocesi Bari/Bitonto, Mons. Giuseppe Favale – Delegato CEI Puglia per i Beni Culturali e l’Edilizia di Culto.
Il concetto grafico del progetto – realizzato da Massimo Danza – si è focalizzato sull’ideazione di un Rosone che raccoglie gli elementi identitari di diversi Rosoni di Puglia, per essere rappresentativo di tutti ad un tempo e di nessuno in particolare.
La scelta di incorporare la “i” plurale nella “R” identitaria, testimonia la coralità del riconoscimento nell’unicità di una concentrazione tutta pugliese degli esemplari architettonici, di radice romanico-gotico, con testimonianze di taglio barocco e spesso arabeschi d’influenza moresca.
Infine, il payoff dantesco, con l’ultimo endecasillabo della Divina Commedia, vuole riassumere – col verso finale del Paradiso – l’intima relazione tra l’azione filtrante e quella moltiplicatrice degli stessi Rosoni con la luce: entità evidente ma impalpabile, nonché vero tramite tra il divino e il terreno (e viceversa): con la forza dell’Amor che tutto move…
Il canto sarà corale e la meraviglia tornerà ad accendere lo stupore!
I Rosoni di Puglia è l’ultimo progetto di marchio/logo che ho realizzato. A seguire descrivo in modo sintetico il significato e la mission del nuovo brand la cui finalità mi ha entusiasmato moltissimo ed ho sposato di slancio.
Riscoprire il piacere della meraviglia.
“I Rosoni di Puglia” è un percorso di sensibilizzazione e di condivisione, per strutturare iter e dossier di richiesta utili al riconoscimento de ”I Rosoni di Puglia” quale Patrimonio Mondiale UNESCO.
Un lavoro dai tempi lunghi e dai contributi plurali, che vedrà protagonista un ventaglio largo di soggetti istituzionali, e sarà arricchito – nonché animato – dai contributi di associazioni culturali e singole persone, e che partirà con la costituzione di un Comitato Scientifico: motore propulsore per l’articolata e qualificata produzione di materiale di studio, necessaria e propedeutica alla richiesta che interesserà ben 33 rosoni pugliesi.
Una galassia di bellezza e di meraviglia, un autentico itinerario di luce che si dipanerà lungo un asse territoriale poggiato su tre cantiche: Il Rosone della Concattedrale di Troia (Fg), il Rosone della Cattedrale di Ostuni (Br) e il Rosone della Cattedrale di Otranto (Le), per proiettare un canto corale insieme ad altri 30 rosoni, in funzione delle rispettive peculiarità.
Alla luce di tutto questo il concetto grafico del progetto si è focalizzato sull’ideazione di un Rosone che raccoglie gli elementi identitari di diversi Rosoni di Puglia, per essere rappresentativo di tutti ad un tempo e di nessuno in particolare. La scelta di incorporare la “i” plurale nella “R” identitaria, testimonia la coralità del riconoscimento nell’unicità di una concentrazione tutta pugliese degli esemplari architettonici, di radice romanico-gotico con testimonianze di taglio barocco e spesso arabeschi d’influenza moresca.
Le cromie più chiare richiamano tutte le sfumature tonali dei principali materiali di costruzione usati nelle cattedrali Pugliesi, quelle più scure si riallacciano all’identità degli arredi in legno.
Infine, il payoff dantesco con l’ultimo endecasillabo della Divina Commedia vuole riassumere col verso finale del Paradiso l’intima relazione tra l’azione filtrante e quella moltiplicatrice degli stessi Rosoni per luce: entità evidente ma impalpabile, nonché vero tramite tra il divino e il terreno (e viceversa): l’Amor che tutto move…
Una buona pratica é quella di verificare periodicamente i tre punti fondamentali del tuo Brand:
1- obiettivi,
2- pubblico,
3- valori.
Infatti nell’evoluzione dell’attività e del mercato di riferimento, la tua attività potrebbe aver raggiunto degli obiettivi e quindi probabilmente ne ha di nuovi. Potrebbe avere un nuovo pubblico a cui rivolgersi.
Potrebbe aver acquisito nuovi valori che ne hanno cambiato profondamente l’identità e la personalità.
Se ad una attenta analisi emerge che anche uno solo di questi elementi fondamentali é cambiato, allora sarebbe opportuno pensare di riallineare l’immagine del tuo Brand al fine di comunicare nel modo più coerente possibile gli obiettivi e i valori proprio al pubblico a cui vuoi rivolgerti.
Hai bisogno di una consulenza? Chiamami al 348 3380088.
L’associazione Agorà Salute, Ente del Terzo Settore, mi ha incaricato di ideare e realizzare il proprio marchio identificativo. L’obiettivo é quello di comunicare la mission dell’Associazione che si propone come luogo privilegiato di relazione e di condivisione tra tutti gli operatori che si muovono intorno al mondo farmaceutico.
Il simbolo ideato fonda la sua forza visiva sulla sagoma di una croce da farmacia che si apprezza grazie alla tecnica della figura fondo. La croce bianca (fondo) si delinea con le sagome stilizzate di quattro persone posizionate intorno ad un tavolo quadrato (figura) che simboleggiano il confronto tra operatori del settore farmaceutico.
Il simbolo vuole essere anche una testimonianza di coesione e di forza propositiva grazie ai quattro quadratini più scuri di intersezione tra le sagome umane che evocano il gesto di tenersi per mano.
L’elemento circolare che rappresenta la testa della sagoma posta sotto il simbolo, diventa il punto di contatto e di unione con il logo Agorà. Nella parola Agorà si è voluto enfatizzare la specularità della A iniziale e finale aumentando in modo rilevante la dimensione del carattere. Le tre lettere intermedie sono decisamente più piccole e non allineate alla base delle due A per creare lo spazio visivo che accoglie nella parte sottostante la parola salute.
Un ulteriore elemento distintivo di questo marchio è il modo con cui é rappresentato l’accento sull’ultima A, inglobato nella parte superiore della lettera a vantaggio di un migliore bilanciamento visivo di tutto il marchio.
Ovvio e quasi inutile aggiungere che le cromie usate sono differenti gradienti di verde per richiamare immediatamente l’ambito farmaceutico.
Dopo tanti anni di lavoro, mi emoziono ancora, quando vedo che il progetto di Brand Identity prende forma nelle varie espressioni di comunicazione. In questo caso si tratta dell’ideazione del marchio Ferlàn.
Anche una targa progettata con criterio e realizzata in modo perfetto contribuisce alla definizione della personalità di un brand.
L’esigenza del cliente era estremamente definita e molto articolata. In sintesi ecco cosa mi veniva richiesto:
solidità e sicurezza,
forte legame con la nostra terra;
esplosione di vita e di gioia;
abbraccio tra due persone;
dai 2 soggetti dovevano prender forma e fiorire tante nuove vite.
Mi sembrava fosse un progetto irrealizzabile ma poi dopo tanto lavoro é nato questo marchio.
La Casa della Genitorialità è un servizio innovativo di sostegno e accompagnamento alle famiglie e ai neonati sin dai primi 1000 giorni di vita, il periodo in cui si costituiscono le fondamenta sulle quali costruire la capacità di crescere generazioni felici e sane.
Il progetto è finanziato con PON Inclusione Avviso 4/2016 con beneficiario la Regione Puglia e partner istituzionale l’Assessorato al Welfare del Comune di Bari. È gestito dalla rete di partenariato costituita da Fondazione Giovanni Paolo II onlus, Il Melograno Centro Informazione Maternità e Nascita, Mama Happy Centro Servizi Famiglie Accoglienti, Mamme Contatto, Idee Felicità Contagiosa e con accompagnamento e supervisione di Save the Children.
La Casa della Genitorialità si pone l’obiettivo principale di ridurre le disuguaglianze promuovendo una nuova cultura della maternità e genitorialità.
Favorire la formazione di un’identità genitoriale e sostenere i genitori, in particolar modo i soggetti più vulnerabili e fragili
Consolidare il lavoro di rete tra agenzie sociali, educative e sanitarie al fine di realizzare interventi multidisciplinari ed integrati a favore del singolo e del nucleo famigliare
Promuovere spazi di ascolto, accompagnamento e mutuo aiuto tra donne, neo genitori e l’intera comunità, anche in forma domiciliare, a partire dall’esperienza del concepimento
Favorire l’integrazione delle giovani mamme migranti e di coloro che sono a rischio di discriminazione ed esclusione sociale
Promuovere una cultura della nascita rispettosa dell’intimità, delle emozioni e dei bisogni affettivi della coppia e del bambino in una logica di città e comunità accogliente, inclusiva e fondata sulle pari opportunità.
Un nuovo studio odontoiatrico sta per aprire la sua sede a Bari. Insieme al cliente ho fatto un percorso di progettazione intenso della Brand Identity. Abbiamo esplorato molte strade e alla fine abbiamo definito questo marchio/logo.
Il simbolo grafico esprime sia la forma di un dente stilizzato che la F iniziale di Ferlàn. Tutto con un segno morbido e avvolgente, quasi un abbraccio al fine di trasferire serenità al cliente che deve sentirsi accolto.
Il logo Ferlàn é realizzato con un font deciso e ampio nei tratti. Questo ci consente di conferire sicurezza e stabilità. Le singole lettere presentano volutamente un’alternanza di angoli spigolosi e tondi. Proprio con l’obiettivo di creare un logo istituzionale e rassicurante ma non troppo rigido e freddo.
I colori sono decisamente fuori dai canoni del settore. Nessun azzurro o verde ambulatorio e/o ospedale. I colori usati sono coerenti con le cromie degli ambienti dello studio per aumentarne la personalità e riconoscibilità sia all’interno dell’ambiente che all’esterno verso i competitors.
Un piccolo vezzo l’accento di colore amaranto sul grigio del logo Ferlàn.
Oggi ti presento il marchio che ho ideato per LEGAL YOUNG, il festival letterario che si svolgerà a Bari organizzato da Caps, Comune di Bari, Artes, Associazione Kreattiva, il nuovo Fantarca e Informa. Il festival é dedicato alla lettura di libri che promuovono la legalità tra i giovani.
Graficamente é stata individuata una forma che esprime contemporaneamente il significato di bilancia (legalità) e di figura umana. Questo elemento grafico é realizzato in modo che può essere ripetuto e collegato all’infinito.
Il segno grafico che identifica la legalità diventa l’elemento fondamentale di legame e di connessione sociale tra le sagome che raffigurano le persone.
Cromaticamente si è scelto di utilizzare il rosso su fondo bianco. I 2 colori che identificano la città in cui si svolge il festival, Bari.