Riflessioni a raccolta – 345

Da un po’ ho smesso di perdere tempo nel dare risposte ragionate e argomentate a quei soggetti che ti prendono di mira per screditare il tuo lavoro o per contestare quello che hai scritto in un post.

Nel passato ho perso troppo tempo inutilmente. Ora basta. A chi si comporta in questo modo concedo solo una risposta ma poi non mi lascio più trascinare nel vortice della sterile polemica. Perché il troll ha tanto tempo da perdere, io invece non posso più permettermi di perdere tempo su queste inutili discussioni che non producono nulla di buono.

Se quello che dico e faccio non piace, invito a ‘cambiare bacheca’.

Non voglio più tentare di piacere ad ogni costo a tutti. Voglio vicino a me quelli che condividono il mio modo di essere e di fare.

Hai bisogno di una consulenza? Ecco il mio numero di telefono personale 348.3380088.

Pubblicato da

Massimo Danza

Che fossi un creativo pubblicitario lo hanno capito subito. Nel freddo inverno del 1965 nasco con 24 giorni di ritardo. In quasi un mese tutti chiedono di me, tutti si domandano come mai, tutti mi aspettano incuriositi. Realizzo così il mio primo teaser. La grande curiosità, la voglia di conoscere e l’istinto innato di esplorare mi porta a muovere i primi passi già a 7 mesi. La comunicazione sembro averla nel sangue perchè a 10 mesi già parlo. A 7 anni mostro di saper usare l’ambient marketing, il nonconventional e il flash-mob: in piazza Duomo, a Firenze, sparo al massimo il volume della radiolina e ballo; alla fine si abbasso i pantaloni per mostrarmi come il David di Michelangelo. A 10 anni invento il mio smartphone: allargo pollice e mignolo della mano destra e telefono ai miei amici. Poi unisco il pollice con l'indice delle due mani, inquadro, scatto foto e salvo i file nella mia memoryhead. A 12 anni sono già social: quando incontro gli amici condivido le mie esperienze, le spiego in modo dettagliato come fossero foto e tutti mi dicono ’mi piace’. Poi ho studiato, ho affinato le tecniche, ho fatto esperienza e dal 1989 lavoro e continuo a scrivere storie di successo insieme alle aziende per le quali lavoro. Qualche volta ho anche la pretesa di insegnare le cose che so e di raccontare con entusiasmo la mia esperienza.

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