Riflessioni a raccolta – 314

Alcuni anni fa mi preoccupavo di piacere a tutti. Nel produrre contenuti sui miei canali social, tendevo a dire cose che potessero essere apprezzate e condivise più o meno da tutti quelli che mi leggevano e mi seguivano. Per fare questo finivo col comunicare cose più superficiali, meno approfondite e in cui non emergeva in modo chiaro la mia precisa posizione sull’argomento.

Oggi mi preoccupo meno di piacere a tutti. Cerco di conquistare la fiducia di chi apprezza le mie opinioni e la mia professionalità, esprimendo in modo netto quello che penso sugli argomenti che propongo. Inevitabilmente questo porta a diventare impopolare con alcune persone che non condividono la mia opinione. Ma non mi preoccupo più di questo, perché ho capito e anche verificato concretamente nei fatti, che molto probabilmente, chi non apprezza e non condivide quello che esprimo, non è il mio target e difficilmente é propenso a scegliermi come consulente.


Quindi si tratta di una impopolarità che non fa danni. Al contrario avvicina e rafforza la relazione e la fiducia con il potenziale cliente e allontana chi non mi sceglierebbe.

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Pubblicato da

Massimo Danza

Che fossi un creativo pubblicitario lo hanno capito subito. Nel freddo inverno del 1965 nasco con 24 giorni di ritardo. In quasi un mese tutti chiedono di me, tutti si domandano come mai, tutti mi aspettano incuriositi. Realizzo così il mio primo teaser. La grande curiosità, la voglia di conoscere e l’istinto innato di esplorare mi porta a muovere i primi passi già a 7 mesi. La comunicazione sembro averla nel sangue perchè a 10 mesi già parlo. A 7 anni mostro di saper usare l’ambient marketing, il nonconventional e il flash-mob: in piazza Duomo, a Firenze, sparo al massimo il volume della radiolina e ballo; alla fine si abbasso i pantaloni per mostrarmi come il David di Michelangelo. A 10 anni invento il mio smartphone: allargo pollice e mignolo della mano destra e telefono ai miei amici. Poi unisco il pollice con l'indice delle due mani, inquadro, scatto foto e salvo i file nella mia memoryhead. A 12 anni sono già social: quando incontro gli amici condivido le mie esperienze, le spiego in modo dettagliato come fossero foto e tutti mi dicono ’mi piace’. Poi ho studiato, ho affinato le tecniche, ho fatto esperienza e dal 1989 lavoro e continuo a scrivere storie di successo insieme alle aziende per le quali lavoro. Qualche volta ho anche la pretesa di insegnare le cose che so e di raccontare con entusiasmo la mia esperienza.

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