Riflessioni a raccolta 287

Coronavirus: disastro o opportunità?

Voglio proporti una lettura diversa del momento difficile che stiamo vivendo. Invece di abbatterci e scoraggiarci dobbiamo guardare a questo momento come ad una opportunità.


È l’occasione che ci viene data per azzerare tutto e ripartire. È l’occasione per dire basta alle divisioni. È l’occasione per unirci e lavorare tutti verso un unico obiettivo. È l’occasione per l’Italia di ritrovare se stessa, la sua vera identità.


Questo é il momento di abbandonare al loro triste destino tutti coloro che remano contro anche in questo momento storico. Potranno avere ancora un po’ di consenso oggi, ma non avranno futuro.

Dobbiamo essere prudenti, rispettosi delle regole, perseveranti, fiduciosi e uniti nella concordia ne verremo fuori tutti.


Dopo la Cina siamo stati il primo paese europeo a vivere la contaminazione. Se sapremo gestirla bene saremo i primi ad uscirne. Ecco dove sta l’opportunità. Lavoriamo sodo, lavoriamo uniti e potremo davvero ripartire e tornare ad essere un paese trainante. Forza!

L’ombra di San Nicola

Fra la Chiesa di San Gregorio e l’Arco Angioino dal 2003 si può ammirare un’imponente statua di bronzo che raffigura San Nicola. La statua, con una doppia iscrizione in russo e italiano, è un dono di Vladimir Putin alla Cittadella Nicolaiana a nome del popolo russo.

Sempre di grande effetto l’ombra che la statua proietta al sorgere del sole sul muro retrostante.

Bari, torneremo presto a viverti

Riflessioni a raccolta 286

Riflessioni a raccolta – 286

In questo periodo ci sono 2 tipi di errore che stanno commettendo alcune aziende:

1- quelle che non vogliono comunicare fino alla ripresa delle attività, e questo lo abbiamo visto con la riflessione 285 che ti invito a guardare.

2- quelle aziende che continuano a comunicare senza cambiare registro. Come se non stia succedendo nulla. Continuando a proporre anche inserzioni a pagamento che spesso risultano fuori contesto.

Se da un lato non si può sparire e abbandonare i clienti, dall’altro non è corretto fare finta di nulla e mantenere lo stesso PED (piano editoriale). Agli occhi dei fan sembra che l’azienda viva su Marte, avulsa dal contesto del momento in cui stiamo vivendo.

Ora è il tempo di essere vicini ai fan delle pagine comunicando le informazioni utili, infondendo un po’ di serenità e creando intrattenimento. Cioè le aziende devono essere presenti per coccolare i clienti, per farli sentire meno soli in questo momento di isolamento.

Più stiamo lontani, più siamo vicini alla vittoria

L’unico vero antidoto al coronavirus?
Limitare la sua diffusione.

Quindi stiamo a casa, leggiamo libri, vediamo la tv, guardiamo una serie, e con i social diffondiamo questo stile di vita.

Dobbiamo avere solo un po’ di pazienza e aspettare che passi questo momento difficile in serenità. Poi torneremo a vivere come sempre liberi di socializzare. Forse apprezzando di più quello che abbiamo.

Riflessioni a raccolta 285

Alcuni clienti mi stanno chiedendo di sospendere l’attività di comunicazione.

Partono dal presupposto che essendo bloccata l’attività dal decreto coronavirus, non possono vendere e quindi non c’è molto da comunicare.

Non è così. Possiamo raccontare come l’azienda sta affrontando l’emergenza, possiamo veicolare informazioni utili, possiamo comunicare positività e fiducia nel futuro e tanto altro. Insomma non è il momento di abbandonare il campo.

Chi continuerà ad essere vicino ai clienti oggi sarà premiato domani alla ripresa. Le persone ricordano bene chi c’era nelle difficoltà.

Come dice un vecchio detto: i veri amici si vedono nel momento del bisogno.


Orologio Palazzo Camera di Commercio di Bari

La Camera di Commercio di Bari fu fondata il 27 marzo 1849, sotto il regno di Ferdinando II, con la denominazione di Camera Consultiva di Commercio.

Ph Massimo Danza

Nel 1862, un anno dopo l’unificazione dell’Italia, la Camera Consultiva di Commercio divenne Camera di Commercio ed Arti. Il nome mutò ancora nel 1910 in Camera di Commercio e Industria per assumere, dopo il fascismo e la seconda guerra mondiale, quello quasi definitivo diCamera di Commercio Industria e Agricoltura.

La denominazione attuale di Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura risale al 1966. La Camera di Commercio  è oggi il quinto ente camerale d’Italia dopo Roma, Milano, Napoli e Torino.