Legalitria 2020: un successo straordinario

Sono felice e orgoglioso di aver dato il mio contributo alla realizzazione del Festival Legalitria. Anche quest’anno, per la terza edizione, mi è stata affidata la responsabilità di gestire la comunicazione pubblicitaria e i canali social sia del Festival che di Radici Future, la cooperativa che lo ha ideato e che lo gestisce. Una edizione che si è rivelata straordinaria per i contenuti e fantastica per la visibilità e l’engagement. Ti invito a dare un’occhiata ai dati che trovi rappresentati graficamente nelle immagini del post.

Prima di LegalItria mancava, in Puglia ed in Italia, un momento di riflessione con le scuole sull’impatto del crimine organizzato sulla dimensione morale, economica, politica e culturale della società. Ed è grazie al tuo prezioso contributo che questo festival è stato partorito e portato avanti. Questo vuoto precedente rischiava di favorire, nei fatti, l’affermazione di comportamenti ed atteggiamenti illegali, anche in territori ritenuti immuni da fenomenologie criminali di un certo peso.

La Puglia, più di qualunque altra regione del Sud, ha saputo rispondere alla diffusione dei sistemi illegali dotandosi di norme, strumenti, norme tese a diffondere valori difensivi e strumenti di prevenzione. LegalItria è uno di questi strumenti, sorto grazie alla lungimiranza delle Amministrazioni Comunali e degli sponsor che hanno aderito al festival e che lo hanno sostenuto.

I dati di LegalItria 2020 raccontano uno straordinario successo. Abbiamo raggiunto oltre centomila studenti da tutta Italia, grazie ad un accordo con l’Ufficio Scolastico Regionale di Puglia che ha prodotto una circolare attraverso la quale gli studenti delle scuole secondarie, del primo e del secondo ciclo, hanno potuto assistere via web alle presentazioni in diretta di oltre quindici libri dedicati a fenomeni quali: il bullismo, l’ambiente, le mafie, la corruzione, lo sport, la sicurezza sociale e personale, i diritti, le libertà.

A questi dati, dobbiamo aggiungere quelli, altrettanto straordinari, relativi ai cinque momenti di approfondimento pomeridiani nei quali ospiti importanti e relatori di grande pregio intellettuale, hanno potuto dialogare, in diretta, sull’antimafia istituzionale, sugli spazi sociali e virtuali del crimine, sul rapporto tra economia e legalità, sulla relazione sempre più stretta tra egemonia mafiosa e negazione dei diritti umani.

Infine, siamo in attesa di ricevere i dati delle differite radiofoniche su Rko (circuito pugliese indipendente, sorto a Bari e gravitante nel circuito di Radio Popolare) e su Trm TV.

Ai dati precedenti vanno aggiunti quelli cosiddetti ‘reali’. Radici Future ha portato alla lettura circa 2.000 studenti pugliesi, che si sono confrontati con testi di narrativa e di saggistica con l’ausilio dei loro docenti. Questi studenti hanno elaborato testi e video di commento ai testi che sono stati trasmessi durante le dirette.

Pubblicato da

Massimo Danza

Che fossi un creativo pubblicitario lo hanno capito subito. Nel freddo inverno del 1965 nasco con 24 giorni di ritardo. In quasi un mese tutti chiedono di me, tutti si domandano come mai, tutti mi aspettano incuriositi. Realizzo così il mio primo teaser. La grande curiosità, la voglia di conoscere e l’istinto innato di esplorare mi porta a muovere i primi passi già a 7 mesi. La comunicazione sembro averla nel sangue perchè a 10 mesi già parlo. A 7 anni mostro di saper usare l’ambient marketing, il nonconventional e il flash-mob: in piazza Duomo, a Firenze, sparo al massimo il volume della radiolina e ballo; alla fine si abbasso i pantaloni per mostrarmi come il David di Michelangelo. A 10 anni invento il mio smartphone: allargo pollice e mignolo della mano destra e telefono ai miei amici. Poi unisco il pollice con l'indice delle due mani, inquadro, scatto foto e salvo i file nella mia memoryhead. A 12 anni sono già social: quando incontro gli amici condivido le mie esperienze, le spiego in modo dettagliato come fossero foto e tutti mi dicono ’mi piace’. Poi ho studiato, ho affinato le tecniche, ho fatto esperienza e dal 1989 lavoro e continuo a scrivere storie di successo insieme alle aziende per le quali lavoro. Qualche volta ho anche la pretesa di insegnare le cose che so e di raccontare con entusiasmo la mia esperienza.

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