Sui social mettici la faccia!

Uno degli approcci più efficaci per aumentare la visibilità organica e coinvolgere autenticamente il pubblico è rappresentato dalla personalizzazione dei contenuti. Sì, sto parlando di rendere i post personali, con una presenza umana tangibile, che nel mio caso significa mostrare me stesso e la mia quotidianità.

𝐏𝐞𝐫𝐜𝐡é 𝐌𝐞𝐭𝐭𝐞𝐫𝐜𝐢 𝐥𝐚 𝐅𝐚𝐜𝐜𝐢𝐚?

𝐀𝐮𝐭𝐞𝐧𝐭𝐢𝐜𝐢𝐭à: mostrare il proprio volto e condividere esperienze personali trasmette autenticità. Le persone si fidano di altre persone, non di loghi o marchi anonimi.

𝐂𝐨𝐧𝐧𝐞𝐬𝐬𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐄𝐦𝐨𝐭𝐢𝐯𝐚: Vedere il volto di qualcuno crea una connessione emotiva, rendendo il messaggio più coinvolgente.

𝐌𝐞𝐦𝐨𝐫𝐚𝐛𝐢𝐥𝐢𝐭à: Le persone ricordano volti meglio di quanto ricordino un testo o un logo.

𝐂𝐫𝐞𝐬𝐜𝐢𝐭𝐚 𝐎𝐫𝐠𝐚𝐧𝐢𝐜𝐚: I post con volti umani tendono a generare maggiore engagement sotto forma di like, commenti e condivisioni senza la necessità di investimenti pubblicitari.

𝐶𝑜𝑚𝑒 𝐼𝑚𝑝𝑙𝑒𝑚𝑒𝑛𝑡𝑎𝑟𝑙𝑜 𝐸𝑓𝑓𝑖𝑐𝑎𝑐𝑒𝑚𝑒𝑛𝑡𝑒?

𝐒𝐢𝐢 𝐭𝐞 𝐬𝐭𝐞𝐬𝐬𝐨: L’autenticità batte la perfezione. Non è necessario che ogni post sia curato nei minimi dettagli; spesso, un approccio più genuino e spontaneo risuona di più con il pubblico.

𝐂𝐨𝐧𝐝𝐢𝐯𝐢𝐝𝐢 𝐥𝐚 𝐭𝐮𝐚 𝐬𝐭𝐨𝐫𝐢𝐚: Parla delle tue esperienze, delle lezioni apprese e delle sfide superate. Questo non solo rende il contenuto interessante, ma anche ispiratore.

𝐈𝐧𝐭𝐞𝐫𝐚𝐠𝐢𝐬𝐜𝐢 𝐚𝐭𝐭𝐢𝐯𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐞: Rispondi ai commenti e partecipa alle discussioni. Mostrare che dietro al profilo c’è una persona reale incentiva ulteriormente l’engagement.

𝐔𝐬𝐚 𝐜𝐨𝐧𝐭𝐞𝐧𝐮𝐭𝐢 𝐯𝐚𝐫𝐢: Alterna post in cui sei protagonista con altri tipi di contenuti che rafforzano il messaggio del tuo brand, mantenendo sempre un equilibrio.

𝐌𝐞𝐭𝐭𝐞𝐫𝐜𝐢 𝐥𝐚 𝐟𝐚𝐜𝐜𝐢𝐚 non è una strategia immediata, ma i risultati che ho ottenuto parlando direttamente ai miei follower con sincerità e trasparenza sono stati incredibilmente gratificanti.

Nei social media, come nella vita, le relazioni autentiche sono quelle che contano. 😉

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Pubblicato da

Massimo Danza

Che fossi un creativo pubblicitario lo hanno capito subito. Nel freddo inverno del 1965 nasco con 24 giorni di ritardo. In quasi un mese tutti chiedono di me, tutti si domandano come mai, tutti mi aspettano incuriositi. Realizzo così il mio primo teaser. La grande curiosità, la voglia di conoscere e l’istinto innato di esplorare mi porta a muovere i primi passi già a 7 mesi. La comunicazione sembro averla nel sangue perchè a 10 mesi già parlo. A 7 anni mostro di saper usare l’ambient marketing, il nonconventional e il flash-mob: in piazza Duomo, a Firenze, sparo al massimo il volume della radiolina e ballo; alla fine si abbasso i pantaloni per mostrarmi come il David di Michelangelo. A 10 anni invento il mio smartphone: allargo pollice e mignolo della mano destra e telefono ai miei amici. Poi unisco il pollice con l'indice delle due mani, inquadro, scatto foto e salvo i file nella mia memoryhead. A 12 anni sono già social: quando incontro gli amici condivido le mie esperienze, le spiego in modo dettagliato come fossero foto e tutti mi dicono ’mi piace’. Poi ho studiato, ho affinato le tecniche, ho fatto esperienza e dal 1989 lavoro e continuo a scrivere storie di successo insieme alle aziende per le quali lavoro. Qualche volta ho anche la pretesa di insegnare le cose che so e di raccontare con entusiasmo la mia esperienza.

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