Riflessioni a raccolta – 435

WhatsApp, Telegram o qualsiasi altro strumento di messaggistica ci aiutano moltissimo perché ci consentono di raggiungere qualsiasi persona in qualunque momento.

Questa facilità di contatto, in alcuni casi, può risultare poco opportuna se non viene gestita bene.

Per cui prima di mandare un messaggio di lavoro in un orario o in un giorno poco consono, chiediamoci se è davvero così urgente da non poter aspettare un momento migliore.

E se non è davvero così urgente ma può servire per fermare un’idea o recuperare una dimenticanza, io consiglio di specificare che non stiamo sollecitando una risposta immediata. Se è tardi il messaggio di risposta può tranquillamente arrivare il giorno dopo o il lunedì successivo se siamo nel weekend.

Hai bisogno di una consulenza? Ecco il mio numero di telefono personale 348.3380088.

Pubblicato da

Massimo Danza

Che fossi un creativo pubblicitario lo hanno capito subito. Nel freddo inverno del 1965 nasco con 24 giorni di ritardo. In quasi un mese tutti chiedono di me, tutti si domandano come mai, tutti mi aspettano incuriositi. Realizzo così il mio primo teaser. La grande curiosità, la voglia di conoscere e l’istinto innato di esplorare mi porta a muovere i primi passi già a 7 mesi. La comunicazione sembro averla nel sangue perchè a 10 mesi già parlo. A 7 anni mostro di saper usare l’ambient marketing, il nonconventional e il flash-mob: in piazza Duomo, a Firenze, sparo al massimo il volume della radiolina e ballo; alla fine si abbasso i pantaloni per mostrarmi come il David di Michelangelo. A 10 anni invento il mio smartphone: allargo pollice e mignolo della mano destra e telefono ai miei amici. Poi unisco il pollice con l'indice delle due mani, inquadro, scatto foto e salvo i file nella mia memoryhead. A 12 anni sono già social: quando incontro gli amici condivido le mie esperienze, le spiego in modo dettagliato come fossero foto e tutti mi dicono ’mi piace’. Poi ho studiato, ho affinato le tecniche, ho fatto esperienza e dal 1989 lavoro e continuo a scrivere storie di successo insieme alle aziende per le quali lavoro. Qualche volta ho anche la pretesa di insegnare le cose che so e di raccontare con entusiasmo la mia esperienza.

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