Riflessioni a raccolta – 346

Sono assolutamente d’accordo con Riccardo Scandellari anche perché negli ultimi anni ho sperimentato sulla mia persona questo concetto.

Fino a qualche anno fa non producevo molti contenuti sui social e quando lo facevo erano piuttosto casuali e senza una idea di fondo. Poi ho cominciato a raccontarmi. E l’ho fatto per quello che sono umanamente e per come svolgo la mia professione.

Cosa è successo? Che adesso online ci sono e sono riconoscibile. Ci ho messo la faccia e non sono più il signor nessuno. Certamente ho ancora molto da lavorare. Sul Content marketing e personal branding non si finisce mai. Ma oggi sono il frutto della fiducia che ho provato a costruire, delle promesse che ho saputo mantenere e della connessione umana che ho cercato di creare attraverso la condivisione.

Sono Massimo Danza e non mi interessa apparire meglio degli altri o di quello che sono. Mi interessa essere presente e riconoscibile online con la mia personalità, la mia identità e la mia professionalità.

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Massimo Danza

Che fossi un creativo pubblicitario lo hanno capito subito. Nel freddo inverno del 1965 nasco con 24 giorni di ritardo. In quasi un mese tutti chiedono di me, tutti si domandano come mai, tutti mi aspettano incuriositi. Realizzo così il mio primo teaser. La grande curiosità, la voglia di conoscere e l’istinto innato di esplorare mi porta a muovere i primi passi già a 7 mesi. La comunicazione sembro averla nel sangue perchè a 10 mesi già parlo. A 7 anni mostro di saper usare l’ambient marketing, il nonconventional e il flash-mob: in piazza Duomo, a Firenze, sparo al massimo il volume della radiolina e ballo; alla fine si abbasso i pantaloni per mostrarmi come il David di Michelangelo. A 10 anni invento il mio smartphone: allargo pollice e mignolo della mano destra e telefono ai miei amici. Poi unisco il pollice con l'indice delle due mani, inquadro, scatto foto e salvo i file nella mia memoryhead. A 12 anni sono già social: quando incontro gli amici condivido le mie esperienze, le spiego in modo dettagliato come fossero foto e tutti mi dicono ’mi piace’. Poi ho studiato, ho affinato le tecniche, ho fatto esperienza e dal 1989 lavoro e continuo a scrivere storie di successo insieme alle aziende per le quali lavoro. Qualche volta ho anche la pretesa di insegnare le cose che so e di raccontare con entusiasmo la mia esperienza.

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