Ho intervistato Luca Pagliara founder e creative director di The Brand Identity

🎤 Una conversazione che chiude un percorso importante.

Ho avuto il piacere di intervistare Luca Pagliara, founder e creative director dello studio The Brand Identity, realtà con sede a Bari che lavora in modo verticale sulla progettazione dell’identità visiva di brand, prodotti e aziende.

Con questa intervista si conclude simbolicamente un percorso di lavoro durato oltre un anno e mezzo, iniziato con l’obiettivo di raccogliere, approfondire e strutturare i tanti contenuti che in questi anni ho condiviso sul branding e sul content marketing.

Un percorso fatto di studio, confronto e sistematizzazione, che mi ha portato a organizzare tutto il materiale in modo da renderlo finalmente disponibile alla pubblicazione in un libro dedicato.

L’intervista a Alessio Beltrami, realizzata due mesi fa, e quella a Luca Pagliara, rappresentano i due momenti conclusivi di questo progetto, due contributi preziosi che uniscono strategia e visione: il primo sul content marketing, il secondo sulla brand identity.

🎯 Con Luca abbiamo affrontato temi chiave come:

“Oltre il logo: svelare i segreti della brand identity”

L’identità non è (solo) immagine, ma posizionamento, cultura, intenzione.

I valori: la radice di tutto, da cui nasce un’identità visiva autentica e duratura.

…e molto altro.

✨ Adesso manca poco.
E presto potrò raccontarvi tutto. Ma intanto…
📌 Restate connessi.

Pubblicato da

Massimo Danza

Che fossi un creativo pubblicitario lo hanno capito subito. Nel freddo inverno del 1965 nasco con 24 giorni di ritardo. In quasi un mese tutti chiedono di me, tutti si domandano come mai, tutti mi aspettano incuriositi. Realizzo così il mio primo teaser. La grande curiosità, la voglia di conoscere e l’istinto innato di esplorare mi porta a muovere i primi passi già a 7 mesi. La comunicazione sembro averla nel sangue perchè a 10 mesi già parlo. A 7 anni mostro di saper usare l’ambient marketing, il nonconventional e il flash-mob: in piazza Duomo, a Firenze, sparo al massimo il volume della radiolina e ballo; alla fine si abbasso i pantaloni per mostrarmi come il David di Michelangelo. A 10 anni invento il mio smartphone: allargo pollice e mignolo della mano destra e telefono ai miei amici. Poi unisco il pollice con l'indice delle due mani, inquadro, scatto foto e salvo i file nella mia memoryhead. A 12 anni sono già social: quando incontro gli amici condivido le mie esperienze, le spiego in modo dettagliato come fossero foto e tutti mi dicono ’mi piace’. Poi ho studiato, ho affinato le tecniche, ho fatto esperienza e dal 1989 lavoro e continuo a scrivere storie di successo insieme alle aziende per le quali lavoro. Qualche volta ho anche la pretesa di insegnare le cose che so e di raccontare con entusiasmo la mia esperienza.

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