Chiesa Santa Maria delle Grazie a Gravina in Puglia

A Gravina in Puglia esiste la chiesa di Santa Maria delle grazie, molto particolare con una facciata davvero unica nel suo genere.

Un bizzarro e famoso prospetto riproduce lo stemma di Mons. Giustiniani che volle la costruzione del Santuario nel 1602 per destinarlo anche a residenza estiva del Vescovo e dei seminaristi.

Il prospetto del Santuario è ripartito in tre ordini e, sotto i rispettivi cornicioni, in alto leggiamo: “Sicut aquila provocans ad volandum pullos suos et super eos volitans expandit alas suas et portat eos” (Deut 32, 11); al centro è scritto: “Sanctae Mariae Gratiarum Matri Virgini Deiparae – Episcopus Gravinensis Vincentius Iustinianus Genuensis-Ex condominiis Chii-a fundamentis erexit 1602” Questa scritta è del 1710. Al centro osserviamo uno scudo retto da due angeli alati in movimento che fanno da ornamento ad una fascia cartoccio su cui è incisa la frase: “Turris fortitudinis a facie inimici” (Salmo 60).

Sulla facciata in altorilievo campeggia una grande Aquila ad ali spiegate con una corona regale in testa tempestata di pezzi di vetri cromatici. Nell’occhio dell’aquila un pezzo di cristallo attira lo sguardo del visitatore per i riverberi dei raggi solari.

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Ph Massimo Danza

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Massimo Danza

Che fossi un creativo pubblicitario lo hanno capito subito. Nel freddo inverno del 1965 nasco con 24 giorni di ritardo. In quasi un mese tutti chiedono di me, tutti si domandano come mai, tutti mi aspettano incuriositi. Realizzo così il mio primo teaser. La grande curiosità, la voglia di conoscere e l’istinto innato di esplorare mi porta a muovere i primi passi già a 7 mesi. La comunicazione sembro averla nel sangue perchè a 10 mesi già parlo. A 7 anni mostro di saper usare l’ambient marketing, il nonconventional e il flash-mob: in piazza Duomo, a Firenze, sparo al massimo il volume della radiolina e ballo; alla fine si abbasso i pantaloni per mostrarmi come il David di Michelangelo. A 10 anni invento il mio smartphone: allargo pollice e mignolo della mano destra e telefono ai miei amici. Poi unisco il pollice con l'indice delle due mani, inquadro, scatto foto e salvo i file nella mia memoryhead. A 12 anni sono già social: quando incontro gli amici condivido le mie esperienze, le spiego in modo dettagliato come fossero foto e tutti mi dicono ’mi piace’. Poi ho studiato, ho affinato le tecniche, ho fatto esperienza e dal 1989 lavoro e continuo a scrivere storie di successo insieme alle aziende per le quali lavoro. Qualche volta ho anche la pretesa di insegnare le cose che so e di raccontare con entusiasmo la mia esperienza.

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