Riflessioni a raccolta – 425

Quello di oggi é un invito a non farti condizionare dal giudizio degli altri. E te lo dice una persona che fino a non molti anni fa, era fin troppo predisposta a prendere sempre per buoni i giudizi altrui.

Per come sono fatto non è stato per niente facile. È stata un lunga, lenta e progressiva evoluzione che mi ha portato ad essere quello che sono oggi. Adesso ascolto con grande attenzione e interesse le considerazioni degli altri. Possono essere davvero utili per avere un altro punto di vista che aiuta ad aprire le mente, ma poi tiro dritto per la mia strada.

Un percorso che mi è stato particolarmente utile proprio sul lavoro. Avevo un’idea ben precisa di come gestire la mia attività di consulenza nel campo della comunicazione pubblicitaria e del content marketing (gestione dei social media) troppo soffocata e inibita dal giudizio dei miei ex colleghi di lavoro.

Oggi sono molto più libero di esprimermi con la mia sensibilità e le mie idee e sto raccogliendo i frutti di questa evoluzione. Uno dei segnali di svolta e grande cambiamento è stato proprio quello di arrivare a proporre le mie considerazioni lavorative e non, attraverso queste ‘riflessioni a raccolta’. Lasciandomi alle spalle la paura del giudizio di amici e colleghi.

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Pubblicato da

Massimo Danza

Che fossi un creativo pubblicitario lo hanno capito subito. Nel freddo inverno del 1965 nasco con 24 giorni di ritardo. In quasi un mese tutti chiedono di me, tutti si domandano come mai, tutti mi aspettano incuriositi. Realizzo così il mio primo teaser. La grande curiosità, la voglia di conoscere e l’istinto innato di esplorare mi porta a muovere i primi passi già a 7 mesi. La comunicazione sembro averla nel sangue perchè a 10 mesi già parlo. A 7 anni mostro di saper usare l’ambient marketing, il nonconventional e il flash-mob: in piazza Duomo, a Firenze, sparo al massimo il volume della radiolina e ballo; alla fine si abbasso i pantaloni per mostrarmi come il David di Michelangelo. A 10 anni invento il mio smartphone: allargo pollice e mignolo della mano destra e telefono ai miei amici. Poi unisco il pollice con l'indice delle due mani, inquadro, scatto foto e salvo i file nella mia memoryhead. A 12 anni sono già social: quando incontro gli amici condivido le mie esperienze, le spiego in modo dettagliato come fossero foto e tutti mi dicono ’mi piace’. Poi ho studiato, ho affinato le tecniche, ho fatto esperienza e dal 1989 lavoro e continuo a scrivere storie di successo insieme alle aziende per le quali lavoro. Qualche volta ho anche la pretesa di insegnare le cose che so e di raccontare con entusiasmo la mia esperienza.

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