Riflessioni a raccolta – 299

Adesso sui social comunicano proprio in tanti.
Durante il lockdown, a parte quelli che hanno deciso di abbandonare la scena (e purtroppo stanno perdendo in modo irrimediabile il contatto con i clienti a vantaggio dei competitors), per gli altri, la necessità di essere presenti e di comunicare nell’unico modo possibile con i clienti é letteralmente esplosa.

Questo ha portato alla saturazione delle piattaforme social. Le nostre timeline si sono riempite come non mai di contenuti ed é diventato sempre più difficile catturare l’attenzione. Ecco perché dico che l’attenzione é diventato il valore più importante e prezioso.

Per questo siamo chiamati ad uno sforzo maggiore per produrre contenuti di valore capaci di farsi notare, emergere e di far fermare il veloce scroll della timeline dei nostri clienti proprio sul nostro post.

Pubblicato da

Massimo Danza

Che fossi un creativo pubblicitario lo hanno capito subito. Nel freddo inverno del 1965 nasco con 24 giorni di ritardo. In quasi un mese tutti chiedono di me, tutti si domandano come mai, tutti mi aspettano incuriositi. Realizzo così il mio primo teaser. La grande curiosità, la voglia di conoscere e l’istinto innato di esplorare mi porta a muovere i primi passi già a 7 mesi. La comunicazione sembro averla nel sangue perchè a 10 mesi già parlo. A 7 anni mostro di saper usare l’ambient marketing, il nonconventional e il flash-mob: in piazza Duomo, a Firenze, sparo al massimo il volume della radiolina e ballo; alla fine si abbasso i pantaloni per mostrarmi come il David di Michelangelo. A 10 anni invento il mio smartphone: allargo pollice e mignolo della mano destra e telefono ai miei amici. Poi unisco il pollice con l'indice delle due mani, inquadro, scatto foto e salvo i file nella mia memoryhead. A 12 anni sono già social: quando incontro gli amici condivido le mie esperienze, le spiego in modo dettagliato come fossero foto e tutti mi dicono ’mi piace’. Poi ho studiato, ho affinato le tecniche, ho fatto esperienza e dal 1989 lavoro e continuo a scrivere storie di successo insieme alle aziende per le quali lavoro. Qualche volta ho anche la pretesa di insegnare le cose che so e di raccontare con entusiasmo la mia esperienza.

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