Riflessioni a raccolta 206

Quante volte ho sbagliato. Spesso mi sono lasciato travolgere e trascinare dal flusso delle emergenze e delle esigenze di ‘altri’. Mi sono ritrovato a dare priorità alle cose che erano in programma per necessità lavorative.

Ma erano davvero le mie priorità? Molto spesso erano priorità del cliente che aveva i suoi obiettivi specifici, magari anche poco importanti. Ma quel programma di lavoro a me cosa portava? Spesso nulla o molto poco. Routine. Solo quando ho cominciato a dare priorità ai miei programmi orientati a raggiungere i miei obiettivi, le cose sono cominciate a cambiare in meglio.

Quindi dalla mia esperienza, ti invito a fare lo stesso. Focalizza ciò che è importante per te e fai il programma delle cose da fare in relazione alle tue priorità. Così potrai evolvere e crescere.

Pubblicato da

Massimo Danza

Che fossi un creativo pubblicitario lo hanno capito subito. Nel freddo inverno del 1965 nasco con 24 giorni di ritardo. In quasi un mese tutti chiedono di me, tutti si domandano come mai, tutti mi aspettano incuriositi. Realizzo così il mio primo teaser. La grande curiosità, la voglia di conoscere e l’istinto innato di esplorare mi porta a muovere i primi passi già a 7 mesi. La comunicazione sembro averla nel sangue perchè a 10 mesi già parlo. A 7 anni mostro di saper usare l’ambient marketing, il nonconventional e il flash-mob: in piazza Duomo, a Firenze, sparo al massimo il volume della radiolina e ballo; alla fine si abbasso i pantaloni per mostrarmi come il David di Michelangelo. A 10 anni invento il mio smartphone: allargo pollice e mignolo della mano destra e telefono ai miei amici. Poi unisco il pollice con l'indice delle due mani, inquadro, scatto foto e salvo i file nella mia memoryhead. A 12 anni sono già social: quando incontro gli amici condivido le mie esperienze, le spiego in modo dettagliato come fossero foto e tutti mi dicono ’mi piace’. Poi ho studiato, ho affinato le tecniche, ho fatto esperienza e dal 1989 lavoro e continuo a scrivere storie di successo insieme alle aziende per le quali lavoro. Qualche volta ho anche la pretesa di insegnare le cose che so e di raccontare con entusiasmo la mia esperienza.

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